Secondo il Rapporto di Ricerca 2021 quasi 2 miliardi investiti in startup
Supportato da Cdp Venture Capital SGR, IBAN, Intesa Sanpaolo Innovation Center e E. Morace & Co. Studio Legale, il Venture Capital Monitor della LIUC Business School compie attività di monitoraggio permanente sulle operazioni di venture capital nel mercato italiano. In particolare, il Rapporto di Ricerca 2021 ha evidenziato come gli investimenti nell’innovazione italiana comincino ad assumere dimensioni importanti, sfiorando quasi i 2 miliardi di euro.
Il 2021 si è chiuso infatti con 317 operazioni a fronte di 234 del 2020 e l’ammontare investito in startup italiane ha raggiunto un valore di 992 milioni di euro distribuiti su 291 round, in aumento rispetto ai 543 milioni con 223 operazioni dell’anno precedente. Questi si vanno a sommare ai 919 milioni di euro, distribuiti in 26 operazioni, investiti in realtà estere fondate da imprenditori italiani, portando il totale a 1,9 miliardi di euro.
Gli investimenti totali in TT (Technology Transfer) ammontano a 76 milioni di euro su 49 operazioni, grazie all'impatto dei fondi garantiti dalla piattaforma ITAtech che realizzato, dal 2018, investimenti per 120 milioni di euro.
Per quanto riguarda il Venture Capital e il Corporate Venture Capital, sono stati investiti 462 milioni di euro su 184 round, da considerare insieme alle attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel in cui sono stati investiti 530 milioni di euro su 107 operazioni. Questi dati portano la filiera dell'early stage a un totale di oltre 1 miliardo di euro su 386 round, che raggiungono i 2 miliardi su 417 round se si tiene conto delle startup estere con fondatori italiani.
A livello geografico la Lombardia è l'epicentro delle operazioni (39%), seguita dal Lazio (9%) e dal Piemonte (poco meno del 9%), mentre dal punto di vista settoriale l'ICT è l'ambito preferito degli investitori, rappresentando il 35% delle società target.