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Venture Capital e Private Equity: 10,9 miliardi di investimenti nel I semestre

23/09/2022

I dati di AIFI-Pwc

L'AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt) ha realizzato uno studio insieme a PwC Italia nel quale sono stati analizzati i dati riguardanti il mercato italiano del Private Equity e del Venture Capital nel primo semestre del 2022.

Lo studio mostra come nel periodo preso in considerazione siano stati raccolti complessivamente 1.704 milioni di euro (in calo del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021) per un totale di 26 operatori che hanno effettuato dei closing (21 nel 2021). Secono quanto riporta l'analisi, le fonti principali della raccolta sono sono state le assicurazioni (24%), i fondi pensione e le casse di previdenza (17%) e il settore pubblico (12%). 

Il dato che emerge maggiormente, tuttavia, riguarda l'ammontare investito: 10,9 miliardi di euro, in crescita del 139% rispetto ai 4,6 miliardi di euro del primo semestre 2021.Secondo il report, questa crescita è stata anche influenzata da operazioni di grande dimensione, tra cui una realizzata nel settore delle infrastrutture. Proprio in merito alle operazioni, il loro numero si è attestato a 338, in crescita del 34% rispetto ai primi sei mesi del 2021 (253 investimenti).

Per quanto riguarda i segmenti nei quali sono stati effettuati gli investimenti, l'early stage (investimenti in imprese nella prima fase di ciclo di vita, seed, startup, later stage) è cresciuto del 50% in ammonatre (442 milioni di euro) e del 63% per numero di operazioni (210). Il buyout (acquisizioni di quote di maggioranza o totalitarie) ha registrato un aumento dell’86% per ammontare, pari a 3,6 miliardi, e del 24% per numero, pari a 87. L’expansion, invece, (investimenti di minoranza in aumento di capitale finalizzati alla crescita dell’azienda) ha registrato, invece, una diminuzione dell’attività, con solamente 186 milioni di euro (contro i 299 milioni del I semestre del 2021, -38%), investiti in 15 operazioni (-35%). 

Dal punto di vista della dimensione delle imprese, prevalgono le aziende con meno di 50 milioni di fatturato, che rappresentano l’81% del numero totale (72% nel primo semestre del 2021). Con riferimento alla distribuzione settoriale, nel comparto ICT sono state realizzate 77 operazioni (23% del totale), nel settore dei beni e servizi industriali 40 operazioni (12%) e nei servizi per il consumo 37 operazioni (11%). 

A livello geografico, il 76% delle 314 operazioni realizzate nel primo semestre in Italia è stato realizzato al Nord (pari a 237 investimenti), il 16% al Centro (51) e il restante 8% al Sud e Isole, che totalizza 26 investimenti. La Lombardia è risultata, come negli anni precedenti, la prima regione  in termini di numero di operazioni (123, pari al 39% del totale), seguita dall’Emilia Romagna (35,11%).

Un ulteriore dato da tenere in considerazione nel report AIFI-PwC è quello relativo ai disinvestimenti che, nel corso del primo semestre 2022, si sono attestati a quota 49, un numero che segna una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando sono stati 43. L’ammontare disinvestito, calcolato al costo storico di acquisto, si è attestato a 1.483 milioni di euro, contro i 697 milioni del primo semestre del 2021 (+113%).