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Mind The Gap: il digitale alla portata di tutti per far crescere l’Italia

22/03/2024

La Fondazione presenta il suo manifesto in undici punti alla Camera.

Ieri è stato presentato presso la Camera dei Deputati, con la partecipazione del Segretario Generale della Fondazione Italia Digitale Davide D'Arcangelo, il manifesto programmatico Mind The Gap, creato dalla fondazione con la volontà di rendere l'Italia più digitale ed esposta all'innovazione tecnologica, dando la possibilità a tutti di poterne beneficiare. 

Durante l’incontro sono stati esposti gli 11 punti che compongono il manifesto per un Paese più digitale e sicuro, dove l’innovazione e la tecnologia sono al centro della vita quotidiana, rendendo i cittadini stessi il fulcro dei loro obiettivi per una vita più sicura, connessa con il mondo, che da più opportunità di crescita professionale e in cui nessuno viene lasciato indietro. Un documento esplicativo e dettagliato, nel quale sono presenti studi approfonditi e percentuali derivate dai vari temi trattati.

Nello specifico si parla di: 

  • Digitale Popolare: “Il digitale o è popolare o non è.” Il cambiamento tecnologico deve riguardare tutti ed essere presente e fruibile in tutti i luoghi del quotidiano. Deve essere semplice, spontaneo, sicuro e alla portata di tutti.
  • Cultura digitale: con il PNRR sono continuati gli investimenti per rafforzare il piano di cultura digitale verso la pubblica amministrazione, le imprese, professionisti e cittadini. Post pandemia si è palesata la consapevolezza di dover sfruttare i benefici della tecnologia e combattere i rischi del cambiamento digitale. L’Italia deve investire in cultura e competenze digitali per ridurre il gap in vari settori sociali e presentarsi all’avanguardia nel contesto europeo.
  • Educazione al digitale dentro la Costituzione: ad esempio il diritto di accesso al digitale per una sana e confermata educazione sul tema,a partire dalla scuola primaria. Inoltre è importante il suo inserimento in Costituzione per combattere i rischi derivati con consapevolezza e competenza.
  • Investire in competenze, infrastrutture digitali e modernizzare il mercato del lavoro: lavoro a livello europeo, nazionale e locale sull’educazione digitale per rafforzare il dialogo tra pubblico e privato, introdurre materie digitali nel curriculum e valorizzarle per evitare le "fughe" dei giovani in altri paesi dove le professioni legate all’innovazione sono più richieste e retribuite. Le infrastrutture digitali e condivise contribuiscono allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità, importanti per modernizzare il mercato del lavoro e dare più opportunità a chi investe nella tecnologia.
  • Ministero per il digitale: importante dare una governance dedicata al tema, data la sua ormai centralità, per semplificare i riferimenti istituzionali, sia per politiche nazionali ed europee che per il rapporto con enti locali. Di rilevanza sarebbe una pianificazione per mantenere una spesa pubblica costante, con un ministero del digitale che assorba sia la gestione digitale delle imprese, gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che altri temi connessi, adesso sotto il Dipartimento di Innovazione e Trasformazione Digitale.
  • Nuova politica industriale: riguardo l’IA, l’Europa è matura per regolamentazione ma fatica in campo innovazione e promozione. Importante è ideare un quadro legislativo e regolatorio armonico tra tutti i paesi membri, riguardante l'IA e tutto il settore digitale, aumentando la competitività della politica industriale, coinvolgendo pubblico e privato e investendo in Ricerca e Sviluppo. Incoraggiare gli investimenti privati con agevolazioni fiscali, ambienti favorevoli per le start up con accesso semplificato a capitali di rischio e incentivi fiscali. Ma anche favorire collaborazioni extra- nazionali per investimenti esteri e scambio di conoscenze.
  • PA e cittadino digitale, govtech, wallet europeo: implementare il lavoro di digitalizzazione, aiutare in un percorso di semplificazione e offerta di servizi al cittadino attraverso l’identità digitale. Investire in nuove figure, promuovere il ricambio generazionale, con formazione e aggiornamento costanti. Decisiva è la lotta a disuguaglianze, disinformazione e discriminazioni. Accelerare l'iter per un portafoglio elettronico e wallet europeo che garantiscano semplificazione e affidabilità ad una cittadinanza digitale europea. Proseguire lo sviluppo di sanità digitale con più servizi e facilità di accesso, ciò attraverso strategia “Cloud First”,trasformazione della tecnologia per processi aziendali esistenti e regolati, come sanità e finanza.
  • Accessibilità, inclusione, diritti, sostenibilità: una rivoluzione digitale non solo per l’accesso ai servizi online, ma anche per la partecipazione alla vita sociale, economica e politica, evitando qualsiasi discriminazione o privazione di diritti. Una ricerca e produzione tecnologia eco-friendly a basse emissioni come priorità per un futuro digitale rispettoso dell’ambiente. Fondamentale sarà raggiungere gli obiettivi europei di de- carbonizzazione per rendere l’innovazione tecnologica non un concorrente ma alleato dell’ambiente.
  • Una legge digitale per la comunicazione pubblica: promuovere e riconoscere professionalità digitali per rinforzare le aree di comunicazione, stampa e servizi al cittadino, rispondere ai loro bisogni soprattutto attraverso piattaforme digitali. Ciò proponendo norme flessibili, che si adattino alle evoluzioni del panorama digitale. Aumentare i bandi pubblici per dedicarli alle professionalità del settore digitale di comunicazione e informazione.
  • Intelligenza artificiale, metaverso, automazione: L'intelligenza artificiale è già presente nella nostra vita quotidiana e lo sarà sempre di più anche grazie all’implementazione ulteriore dell’IA generativa. Fondazione Italia Digitale è interessata ed impegnata per un utilizzo sempre più di utilità di queste tecnologie, con l’obiettivo è renderle affidabili, semplici, sicure per sfruttarne tutte le potenzialità nel nostro quotidiano. Serve una previsione annuale dedicata di sostegno, monitoraggio, sensibilizzazione e diffusione delle best practices, creando un percorso virtuoso nel mondo dell’economia, del lavoro, del sociale, del servizio pubblico.
  • Cybersecurity e privacy al centro: La sicurezza informatica è fondamentale per le istituzioni pubbliche e le aziende, assicurando l'integrità dei cittadini e la continuità delle attività fondamentali. Serve introdurre la formazione cyber obbligatoria per le imprese: non solo contribuirà a contenere i rischi ma aumenterà la fiducia delle PMI negli strumenti digitali. Servono formazione e divulgazione alla sicurezza cyber diffusa anche nella Pubblica amministrazione e tra i cittadini.

Questo incontro presso la Sala Stampa della Camera ha visto presenti anche importanti figure istituzionali, come il presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo, che ha illustrato il documento, il Presidente della Commissione Cultura della Camera e deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, il senatore del Partito Democratico Antonio Nicita, il deputato della Lega Giulio Centemero, la deputata del Movimento Cinque Stelle Anna Laura Orrico, il deputato di Forza Italia Nazario Pagano, il deputato di Italia Viva Mauro Del Barba e in video la Vicepresidente della Camera Anna Ascani e la deputata di Azione Giulia Pastorella.

Il documento integrale di Mind The Gap è disponibile su 

MIND THE GAP_18_03 (fondazioneitaliadigitale.org)