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Investimenti sostenibili: oltre la metà degli investitori italiani è favorevole

04/11/2021

Lo attesta uno studio internazionale che ha coinvolto oltre 23.000 persone in 33 Paesi: Italia in linea con i trend globali

Secondo il Global Investor Study 2021 condotto da Schroders, multinazionale britannica leader nel settore dell’asset management, il 55% degli investitori italiani è favorevole all’adozione di un portafoglio di investimento interamente sostenibile

Il dato dell’Italia si attesta attorno alla media globale (57%), ma è necessario fare una differenziazione per fasce d’età: come dimostrano i numeri, i più propensi alla sostenibilità sono gli investitori con un’età compresa tra i 51 ed i 70 anni (58%), seguiti ex aequo dai più giovani (18-37) e dagli over 71, appaiati al 52%. Ultimi gli investitori appartenenti alla categoria 38-50 (49%).

A dare un forte impulso è stata la pandemia, specie in termini di questioni sociali, alle quali il 56% degli investitori italiani afferma di attribuire una maggior rilevanza rispetto all’era pre-Covid. Discorso leggermente diverso per quanto riguarda invece le questioni ambientali: secondo il 55% degli italiani intervistati, la percezione in merito è sostanzialmente la stessa rispetto al passato.

Altri temi affrontati nello studio sono stati i possibili miglioramenti da effettuare in futuro, con il 48% degli investitori italiani (53% il dato globale) che sarebbe incoraggiato ad aumentare la propria allocazione sostenibile se avesse a disposizione dati o prove che dimostrino che tali investimenti generano rendimenti migliori; e le responsabilità circa la mitigazione degli effetti climatici, che vengono principalmente attribuite a governi ed aziende.

Assumendo una prospettiva olistica, i dati dell’Italia ricalcano a grandi linee i trend globali in termini di propensità agli investimenti sostenibili sotto qualsiasi punto di vista.