Crescita del 5,3% su base annua trainata da Sanità digitale e Pubblica Amministrazione
Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT, ha pubblicato il rapporto annuale sull’andamento del settore Digital in Italia, studo realizztao in collaborazione con NetConsulting cube.
Lo studio evidenzia come nel 2021, grazie alla graduale ripresa economica dalla crisi pandemica, il mercato del digitale sia cresciuto del 5,3% rispetto al 2020, raggiungendo un ammontare di 75,3 miliardi di euro di valore. La crescita del digitale è stata trainata sia dalla ripresa generale delle attività, sia dalla accentuazione e normalizzazione dell’impiego di soluzioni digitali a seguito dalla pandemia, soluzioni che si erano già rese necessarie durante i primi mesi di lockdown per proseguire lo studio e il lavoro.
A trainare la crescita, comunque importante in tutti settori sono soprattutto Sanità digitale (+9,6% rispetto al 2020) e PA (+9,4%).
Emerge dal report la penetrazone sempre maggiore delle tecnolgie del digitale con prevsioni particolarmente interessanti per le applicazioni più di frontiera: si prevede infatti che tra il 2021 e il 2025 l’AI crescerà del 20,9%, la Blockchain del 26,5% e la Cybersecurity del 16%.
Per quanto riguarda i singoli segmenti del mercato del digitale, i Dispositivi e Sistemi hanno registrato un incremento del 9,1%, raggiungendo un valore di 21,1 miliardi di euro grazie alle vendite di pc e apparecchi tv. Il comparto del Software e Soluzioni ICT ha registrato una crescita dell’8% arrivando a quota 8,1 miliardi mentre i Servizi ICT, grazie al processo di Digital Transformation, hanno raggiunto un ammontare di 13,6 miliardi di euro con una crescita del 7,6%. Il segmento che ha visto la crescita più significativa è stato invece quello dei Contenuti e Pubblicità Digitali (+8,7%).
Sul fronte imprese, Registro delle Startup Innovative ha fatto segnare negli ultimi dodici mesi un andamento più che positivo. Nel mese di aprile dell’anno corrente sono infatti 8.169 le aziende presenti nel registro, una cifra più alta del 22,6% rispetto a quella dell’aprile 2021. Dal punto di vista della localizzazione territoriale delle Startup e Pmi innovative del comparto, la Lombardia si riconferma come epicentro nazionale dell’innovazione, radunando il 29,7% delle aziende del settore; seguono il Lazio (13,8%) e l’Emilia-Romagna (8,1%). I principali focus tecnologici rigurdano gli algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning.
Il rapporto analizza anche l’impatto del digitale sulla transizione verso un modello di crescita pienamente sostenibile. Partendo dalla consapevolezza che le tecnologie digitali possono favorire il percorso di efficientamento energetico, l’analisi spiega che i maggiori processi con cui il digitale può aiutare le aziende ad essere più sostenibili sono la diminuzione degli spostamenti (71,2%) e la dematerializzazione dei processi (68,4%).
"I dati fatti registrare nel corso del 2021 certificano che la digitalizzazione è stata un fattore imprescindibile per la ripresa dell’economia del nostro Paese. - ha dichiarato Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform, commentando il rapporto - Non a caso la crescita del mercato digitale ha interessato tutti i principali settori economici. Lo scorso anno abbiamo inoltre accentuato e normalizzato l’impiego di soluzioni digitali nella vita di tutti i giorni, dal lavoro allo studio. I numeri sull’utilizzo di device e sugli investimenti in tecnologie ci rassicurano sulla diffusa percezione che il digitale è qui per restare. Ora stiamo affrontando uno scenario nuovamente mutato a causa del conflitto bellico in Ucraina, di problemi nelle catene di fornitura di alcuni beni, del costo dell’energia e più in generale di un’inflazione crescente e preoccupante. Per bilanciare tali dinamiche e per fare avanzare la transizione digitale dell’economia sarà pertanto fondamentale l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR”.