Draghi: Un decreto che non lascia indietro nessuno
“Un decreto in parte diverso dal passato, perchè guarda al futuro, al Paese che riapre, ma non lascia indietro nessuno”, così il Presidente del Consiglio Draghi ha definito il appena approvato dal Consiglio dei Ministri.
Un provvedimento da 40 miliardi con 17 miliardi di indennizzi a imprese e attività economiche, 9 miliardi sono invece destinati alla liquidità delle imprese e 4 ai lavoratori. Un pacchetto che, unitamente alle riaperture e ai segnali positivi che vengono dall’andamento della campagna vaccinale e dal monitoraggio dei contagi rende il premier più ottimista del solito "Ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già in questo trimestre".
Venendo al dettaglio delle misure principali, rinnovato il contributo a fondo perduto alle Partite IVA che può arrivare in automatico, per tutti coloro che hanno già ricevuto l’indennizzo previsto dal primo decreto Sostegni, oppure viene introdotta la possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto parametrato alla perdita di fatturato non più dell’intero 2020, ma del periodo primo aprile 2020 – 31 marzo 2021. La perdita deve sempre essere pari al 30% del fatturato. Chi non ha ricevuto i precedenti ristori, ha diritto a un indennizzo più alto, con percentuali più alte (90%) per perdite di fatturato più contenute (incassi fino a 100mila euro) per arrivare al 30% per fatturati tra i 5 e i 10 milioni di euro.
Il Decreto contiene inoltre nuovi ristori per le attività economiche e i settori particolarmente colpiti (turismo, tessile, export), lavoratori e famiglie in particolare difficoltà, nuovi imprenditori, contribuenti, artigiani e negozianti in difficoltà con tasse e bollette. In particolare si prevedono 100 milioni di nuovi indennizzi per le attività rimaste chiuse per almeno quattro mesi fra inizio 2021 e data di conversione del Decreto, un nuovo credito d’imposta del 60% sugli affitti, sconti su bollette e altri costi fissi come la TARI.
Per quanto riguarda il credito importante la proroga della moratoria prestiti bancari (su richiesta) al 31 dicembre 2021; sempre fino a fine anno l’allungamento dei termini per i prestiti garantiti da SACE e Fondo di Garanzia PMI.
Sul fronte lavoro previste altre quattro mensilità di reddito di emergenza (REM) da giugno a settembre bonus da 1.600 euro ai lavoratori stagionali, turismo e spettacolo 26 settimane di cassa integrazione fino al 31 dicembre, per aziende con riduzioni di fatturato almeno del 50%, potenziamento del contratto di espansione, nuovo contratto di rioccupazione, per il reinserimento nel mercato di lavoratori di disoccupati
Il decreto contiene infine provvedimenti dedicati ai giovani, alla Scuola, alla Sanità. Due su tutti sottolineati dal premier: le nuove agevolazioni per l’acquisto della casa per i giovani fino a 35 anni (con lo sconto sulle imposte di registro e la garanzia dello Stato all’80% in presenza di determinati requisiti) e gli stanziamenti per la ricerca di base, con la creazione di un fondo italiano per la scienza.