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Accordi per l'Innovazione: stanziati altri 250 milioni dal MISE

30/09/2022

A dicembre l'apertura del secondo sportello

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha rifinanziato gli Accordi per l'Innovazione stanziando altri 250 milioni di euro al fine di ammettere i progetti già presentati lo scorso 11 maggio che però non sono entrati in graduatoria per esaurimento dei fondi.  Il rifinanziamento, che si aggiunge alla dotazione di 500 milioni prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR, ha reso possibile l'ammissione di altri 80 progetti alla fase di valutazione rispetto a quelli già in fase istruttoria.

Il Ministero ha anche comunicato che a dicembre verrà aperto un secondo sportello relativo agli Accordi per l'Innovazione con un ammontare di risorse pari a 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR.

Gli Accordi per l'Innovazione, dedicati alle imprese che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria o di ricerca, finanziano progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.

Le agevolazioni previste sono in forma di contributo diretto alla spesa o di finanziamento agevolato con i seguenti criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto

Gli ambiti di intervento previsti per la sottoscrizione degli accordi per l’innovazione sono i seguenti:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

Ogni progetto deve rispondere a specifici requisiti: non essere inferiore ai 5 milioni di euro, e non deve durare più di 36 mesi.