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Public Innovation Manager. Impatta lancia il manifesto sulla figura professionale determinante per l'applicazione del PNRR

30/11/2021

Davide D'Arcangelo: Il Recovery chiede innovazione agli enti locali

Public Innovation Manager:questa la figura professionale delineata da Impatta, network di imprese e professionisti impegnati su innovazione e sviluppo sostenibile, che ha lanciato il manifesto per il public innovation management in Italia, rispondendo alle necessità di efficientare la pubblica amministrazione che va incontro alla sfida epocale del Pnrr.

Se ne è parlato in occasione di un evento realizzato a Roma presso la Casa del Cinema, con la partecipazione di esponenti delle istituzioni, amministratori locali e manager.

"Il public innovation manager- spiega Davide D’Arcangelo, founder Next4 e vice presidente Impatta - non è solo un acceleratore per la PA, ma può aprire ad una nuova filiera industriale, quella del Gov-tech, creando strumenti in grado di semplificare la burocrazia e veicolare una nuova cultura negli enti locali, nuovi standard e tecnologie a servizio della pubblica amministrazione".

Nella prima parte dell’incontro, moderato da Pierluigi Sassi, founder Next4 e Presidente Impatta, ha partecipato anche Vincenzo Amendola, sottosegretario con delega agli Affari Europei, rimarcando come occorra "continuare a cambiare in maniera profonda la pubblica amministrazione, strutturandola in maniera differente e la proposta di un managing innovativo va in questa direzione".

Agostino Santoni, presidente di Confindustria digitale, ha prospettato la necessità di una osmosi tra pubblico e privato: "Semplicità, programmabilità, apertura e sicurezza: sono queste le caratteristiche delle imprese vincenti che possono essere esportate anche nella PA, e sono anche le caratteristiche della leadership di un public innovation manager. Oggi siamo nell’epoca dell’economia del talento, e dobbiamo creare figure in grado di raccogliere le sfide della crescita economica e tecnologica".

Non sono mancate le testimonianze degli amministratori locali, come Valeria Fascione, Assessore alla ricerca, innovazione e start up della Regione Campania, o di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, che ha sottolineato come "Oggi per mettere a terra il Pnrr abbiamo bisogno di figure tecniche in grado di progettare opere pubbliche, ma anche di nuove competenze digitali". All’evento erano presenti stakeholder e manager dell’innovazione che hanno delineato la figura dell’innovation manager riconoscendone l’importanza all’interno della Pa, magari in un ruolo apicale, con il compito di agevolare ed efficientare le scelte degli enti in ogni loro articolazione.

Alla seconda parte dell’incontro incentrato su ‘La figura del Public Innovation Manager per impattare sul Recovery’, introdotto da Daniela De Vita, Forma Camera – Azienda Speciale Camera di Commercio di Roma, hanno partecipato tra gli altri Giorgio Ventre, Direttore Developer Academy Apple Napoli, coordinatore Comitato Scientifico Fondazione Italia Digitale; Pierciro Galeone, Direttore Ifel; Eleonora Faina, direttore generale di Anitec-Assinform; Stefano Di Palma, Direttore di Ricerca presso Ecoter srl.